DOMENICA 20 MARZO | dalle ore 14 alle 15
L’UNIONE FA LA FORZA
Chiare e corrette “regole del gioco” per lo sviluppo del settore Estetica Professionale.
TAVOLA ROTONDA CON LA PARTECIPAZIONE DI:
STEFANIA BAIOLINI (Presidente Nazionale Confartigianato Benessere Estetisti)
PERLITA VALLASCIANI (Presidente Nazionale CNA Estetica)
BERNARDO FRANCO CERISOLA (Presidente FAPIB – Associazione Nazionale
Produttori e Fornitori di Tecnologie per l’Estetica e il Benessere)



Le tematiche inerenti la qualità e la sicurezza, nonché una comunicazione più trasparente nei confronti dell’utente finale, sono attualmente molto sentite nel settore dell’estetica professionale.
Purtroppo spesso i segnali che arrivano dal comparto dei produttori/distributori di apparecchiature per l’estetica professionale sono discordanti. Accanto ad aziende che seguono i dettami previsti dalle normative che fanno da guida e indirizzo al settore, esistono realtà che pubblicizzano e offrono apparecchiature con tecnologie e/o
prestazioni che non trovano riscontro nelle Schede tecnico-informative allegate al Decreto Interministeriale n. 206/2015.
Ciò fa sì che gli operatori dell’estetica professionale – i quali sempre più costantemente si vedono sopraffatti dalla competitività garantita ad altri settori delle professioni sanitarie – rischino di adottare nei loro centri apparecchiature che non possono essere utilizzate, corredate da schede tecniche volutamente poco chiare, con tutte le relative conseguenze a livello civile, penale ed economico.
Questo malcostume, che oltre a generare tali ripercussioni a carico dell’estetista crea rischi pesanti nei confronti della sicurezza del cliente, va stigmatizzato coralmente e devono essere sollecitati controlli e sanzioni adeguate.
Un altro aspetto fondamentale è rappresentato dal fatto che il rispetto delle norme non solo garantisce la sicurezza di clienti e operatori, tutelando l’attività del centro estetico, ma è anche il principio secondo cui il “vero” professionista dell’estetica si identifica e si differenzia da “fornitori di bellezza” meno qualificati.
Da tempo FAPIB sta operando per identificare le modalità di integrazione nel Decreto 206/2015 di nuove apparecchiature, frutto dell’evoluzione scientifica e tecnologica che ha raggiunto in questi ultimi anni un notevole sviluppo.
Questo aggiornamento è necessario e deve essere attuato il prima possibile, valutando le nuove tecnologie – naturalmente dopo un’attenta analisi dei rischi – in un’ottica più ampia e migliorativa, per poter far crescere le potenzialità del settore estetico professionale.
Le estetiste professioniste credono da sempre nella qualità e nella sicurezza del proprio lavoro e considerano senz’altro l’adeguamento alle normative un’opportunità di crescita per le attività regolari e una conferma della propria affidabilità a livello professionale, piuttosto che una mera imposizione o limitazione.
Alcune tecnologie oggi molto in voga possono infatti causare danni anche gravi, se non rispettano le direttive da seguire non solo dal punto di vista dei criteri costruttivi ma anche rispetto alle procedure da utilizzare e alle cautele d’uso da adottare.
Risulta quindi evidente come l’informazione e la formazione siano fondamentali per la tutela degli operatori stessi oltre che dei clienti.
In questa tavola rotonda il ruolo delle Associazioni è in primis quello di aiutare gli operatori dell’estetica a destreggiarsi tra i vari input che vengono loro trasmessi.
Con CNA Benessere e Sanità e Confartigianato Benessere ci confronteremo rispetto alla necessità di un adeguamento al mercato delle attuali normative (Legge 1/90 e Decreto 206/2015) per offrire alla categoria maggiori opportunità competitive.
Questo anche alla luce dei dati che dimostrano quanto le imprese dell’estetica professionale siano intrinsecamente sane e che – a differenza di altri settori e fermo restando le difficoltà che tutti hanno sofferto durante la pandemia – sono in grado di sfruttare le opportunità di sviluppo.
Produrre benessere e occupazione in questo settore dalle caratteristiche attrattive è possibile, ma è necessario intervenire anche con un percorso formativo ad hoc degno di un’attività professionale che assume ormai da tempo tutte le caratteristiche gestionali e strutturali di una professione, e che sia in grado di fornire reali competenze al mondo dell’Industria e dell’Artigianato lasciando una lecita possibilità di percorsi specialistici superiori: prenderemo in esame lo stato dell’arte della formazione professionale e delle nuove prospettive in materia di Istruzione, uno degli obiettivi strategici del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).


